giovedì 3 aprile 2014

Giorni di dubbi

Oggi è stata una giornata piena di dubbi.
Ha ragione Chiara Gamberale (un'altra Chiara!), quando nel suo libro "Per dieci minuti" spiega come il semplice impegnarsi in  cose mai fatte prima ci fa sentire fragili, quasi spezzati.
Ieri, dopo aver resistito a lungo, mi sono rassegnata a iscrivermi a FB. Non so fare quasi niente, ma ho qualche giorno per imparare.

Mi sembra di aver imboccato tutta sola un tunnel, che non so dove mi porterà.
Non mi riconosco nemmeno. Io sono sempre stata schiva, più impegnata a cercare di rendermi invisibile che a emergere.
Sto bene nel mio angolino di mondo, a sognare e ascoltare il fruscio delle ali delle fate.
Le regole del mondo reale a volte (spesso) mi sfuggono, mentre mi muovo a mio agio nelle regole che governano il mondo incantato. Il mio mondo.

Luoghi in cui  parole come onore, lealtà e sincerità hanno un senso; luoghi in cui a vincere non sono mai i più malvagi o i più astuti, ma i coraggiosi, gli intrepidi, gli appassionati...
  
Per questo oggi continuavo a interrogarmi sul regolamento da dare a questa competizione, sul modo di tutelare al meglio i partecipanti e il pubblico.
Non ho mai fatto prima una cosa del genere e probabilmente niente al mondo potrà convincermi a rifarlo in futuro: non stupisce che mi senta in un territorio inesplorato.
Eppure, anche adesso, è come se le fiabe non ancora scritte premessere per venire alla luce e mi incoraggiassero ad andare avanti. Ancora avanti.
 

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