giovedì 10 aprile 2014

Il tempo rotto

Da quando è iniziata questa "cosa" (progetto, iniziativa, pazzia?) il mio tempo si è rotto. Non funziona più come prima. Nelle giornate lunghissime riesco a far rientrare migliaia di cose, ma non so come mai.
So solo che è passata appena una settimana da quando ho inaugurato questo blog, ma a me sembra un secolo. Quasi  una separazione netta tra un "prima" e un "dopo" e l'impressione che non tornerò mai più quella di prima.
Stupidaggini, naturalmente. Forse solo il mix di tensione nervosa, entusiasmo e lavoro che si accumula impietosamente da tutte le parti.
Perché di lavoro ce n'è ancora tanto tanto.
E i comunicati stampa che si accumulano sul mio tavolo, le scadenze di lavoro segnate in rosso sull'agenda, le commissioni che non si possono rimandare e la "vita vera" che alla fine supera lo sbarramento e ruggisce per richiamare l'attenzione.
Lo so che succede così.
Chissà quante volte è successo. Eppure è il richiamo delle fiabe, che sento più forte, anche se sussurra appena.
Frasi o immagini catturate passando di corsa, un orologio per bambini rotto e buttato tra i rifiuti, i nomi degli esercizi delle arti marziali, ovunque ci sono fiabe nascoste, che chiedono di venire alla luce.

Potete pensare quello che volete, naturalmente, ma non è la carenza di cose da fare che mi ha spinto in questo progetto.
Sono state le fiabe e le domande inespresse.
Una domanda riguarda riguarda me e il " sarò in grado di farlo?" che da quando è nata l'umanità ci spinge a cercare i nostri limiti. La seconda riguarda le persone. Chiedo se mi aiuteranno a capire che cosa cercano nelle storie, di che cosa hanno bisogno. La terza riguarda questa professione da Cantafiabe, e qualche risposta sta già arrivando.
E forse, questo tempo che percepisco come "rotto", in realtà si è solo "aggiustato". Nel Tao Te Ching è scritto: "Chi è depresso, vive nel passato. Chi è ansioso, vive nel futuro. Chi è in pace, vive nel presente."
Io sto vivendo nel presente. Ogni giorno è un regalo che ha un sapore diverso da quelli che lo hanno preceduto. Posso solo esserne grata.
Almeno fino a domani.   



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