venerdì 30 maggio 2014

La farfalla d'oro

La farfalla d’oro


Un’antica leggenda dice che ogni cento anni viene mandata sulla terra una farfalla d’oro, incaricata di andare per il mondo e aiutare qualcuno che ha bisogno di cambiare completamente vita.
La missione della farfalla d’oro  iniziava sempre in primavera, quando abbondavano i fiori più belli. I teneri fiori dei ciliegi, quelli timidi del bosco, quelli eclatanti dei giardini, tra rose, glicini e lillà…
   

C’era una volta, in una grande città, un balcone spelacchiato. Il balcone era piccolo, ma ospitava solo una pianta di gerani mezzo rinsecchita e una pianta grassa, che a ogni inverno rischiava di morire e a ogni estate caparbiamente si riprendeva nonostante la scarsità di cure.
Perché la proprietaria di quel balcone era una Donna Ambiziosa e non aveva certo tempo per frivolezze come la cura dei fiori. Lavorava ogni giorno in un ufficio con l’aria condizionata e addomesticata e profumata artificialmente, al punto che quando ne usciva a malapena distingueva gli odori.
In ogni caso non aveva tempo nemmeno per frivolezze come gli odori, perché  lei aveva Cose Più Importanti da fare.
Telefonate di lavoro, maneggi, imbrogli per surclassare i colleghi e mettersi in luce coi superiori, scartoffie da compilare diligentemente per dimostrare che lei ci sapeva fare.
Forse era anche brava nel suo lavoro, ma il prezzo che pagava per quell’assegno mensile che le arrivava alla fine del mese era l’aver rinunciato a molte delle cose che rendono piacevole la vita.
Rimandava sempre il momento per godersi la vita, pensando che in ogni caso avrebbe potuto farlo dopo aver fatto carriera.
Ma il destino aveva in serbo altri piani per lei o forse fu lei stessa, a furia di rinunce, a rovinarsi la salute, fatto sta che a un certo punto si rese necessario un intervento chirurgico e cure lunghe e costose.
Alla Donna Ambiziosa sembrò di morire, tenuta lontana da quel lavoro che usava portarsi a casa anche nei fine settimana e che era diventato il centro assoluto della sua vita.
E che cosa fa una persona che ha perso il centro della sua vita?
Si dispera, naturalmente. In alcuni casi si aggira nervosamente per la casa come una belva in gabbia. E poi, inesorabilmente, ne trova un altro.
Chissà se fu la strana somiglianza che riscontrò tra se stessa e quelle piante trascurate, ma un giorno decise che quelle poverette avevano bisogno di cure.
Comprò vasi nuovi e terra, e già che c’era anche due nuove piante per il balcone, solo perché era sedotta dal profumo di una e dai colori dell’altra.
Le piante reagirono molto bene a quell’inedito interesse per loro e in pochi giorni il geranio fiorì, regalando moltissimi fiori rossi. Anche la pianta grassa, una volta sistemata in un vaso più adeguato e con terriccio fresco, prese a prosperare e in breve tempo raddoppiò le sue dimensioni.
Adesso che il tempo libero non le mancava, la donna iniziò a trascorrere ogni giorno qualche ora sul balcone, tra le piante che la riempivano di gioia e che si moltiplicavano rapidamente.
Adesso, un gelsomino profumato si arrampicava su un graticcio all’ombra di un banano, mentre cascate di fiori colorati si affacciavano dal balcone scendendo per un buon tratto.
Altri vasi ospitavano fiori di stagione e stavano giusti per fiorire le lavande, quando un giorno la donna notò una cosa svolazzante tra i suoi fiori. Un po’ perplessa, guardò meglio e si accorse che era una farfalla che sembrava d’oro.
Rimase incantata a guardarla, senza sapere che quella farfalla leggendaria compariva solo quando una persona aveva bisogno di una svolta radicale nella propria vita.
La farfalla d’oro tornò il giorno e quello dopo ancora e la donna iniziò a sentirsi trasformata, anche se non capiva l’origine di quella trasformazione.
Un giorno, presa da un impulso irresistibile, prese una penna e un taccuino e si sedette sul balcone a scrivere di quei suoi fiori, di quella farfalla d’oro e poi via via di tutte le cose belle che a lei sembrava di scoprire per la prima volta.
In seguito decise di riordinare tutti quegli appunti disordinati e ne ricavò un libro, che inviò a un editore, anche se non contava troppo su una risposta.
Ormai era guarita perfettamente e tornò al lavoro. Ma qualcosa era cambiato in lei e non riusciva più ad appassionarsi alle sue solite mansioni, che adesso le apparivano sterili e anche un po’ insensate.
Invece continuava a pensare al suo balcone, ai suoi profumi e ai suoi colori.
E poi, un giorno, arrivò una lettera. Con una proposta di edizione.
La donna la posò sul tavolo e la guardò per tutta la sera come avrebbe guardato un ufo atterrato direttamente nel suo salotto. Poi prese la sua decisione, accettò la proposta, lasciò il lavoro e si dedicò interamente a quello che amava e che la rendeva felice.
Miracolosamente, non solo non divenne più povera, ma iniziò a guadagnare anche meglio di prima e a godersi molto di più la vita.
Cercò ancora la farfalla d’oro tra i suoi fiori, ma ormai non ne aveva più bisogno. 


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