giovedì 7 dicembre 2017

Breve racconto di Natale



Questa è ancora una fiaba di Federica Rossi di Inchiostro Rosa. 

Breve racconto di Natale

Questa è la storia di un monello che cresciuto troppo in fretta, non credeva più a nulla, tanto meno alla magia del Natale.
Prendeva in giro i piccoli che aspettavano doni sotto l'albero e ridendo diceva loro:
- Ahahah...poveri creduloni! Non esiste Babbo Natale! -
E i bambini tornavano piangendo a casa e lui ne era contento.
Ma gli elfi del grande vecchio, che seguivano le azioni dei bambini, lo videro e lo udirono e inorriditi tornarono nel paese dei ghiacci e si presentarono a Babbo Natale:
- Eccellenza - così sono soliti chiamarlo - laggiù c'è un bimbo che sta distruggendo tutti i sogni del Natale. Insinua che tu non esista e fa piangere tanti piccoli innocenti! -
Babbo Natale si grattò la bianca barba e poi corrugando la fronte disse:
- Bisognerà che intervenga! - e in un momento fu giù!

Lasciò le sue renne nel giardino e si infilò nella stanza del bambino dispettoso.
Immaginate l'espressione del monello nel trovarsi davanti Babbo Natale in persona!
Quasi le gambe gli tremavano...
- Dunque sei tu, caro Francesco, che vai dicendo che io non esista.
Ebbene eccomi qui! Mi vedi? Senti il mio vocione? Che mi dici adesso???
Il bambino sentitosi punto sul vivo, ritrovò il suo coraggio...
- Si, ti vedo, ma chi mi dice che tu sia Babbo Natale? Potresti essere chiunque travestito...-
- Chiunque travestito? - bofonchiò il vecchio - tocca la mia barba...non è finta! Senti il tessuto dei miei abiti com'è soffice e caldo. Chi mai potrebbe trovare abiti simili qui da voi? E i miei stivali? Lucidi sempre nonostante le bufere che incontro attraversando i cieli...-
- Si, si, ma che farai mai di tanto speciale, in fondo si dice ti arrivino mille letterine con tanto di liste dei desideri...tutti siamo in grado di acquistare e distribuire regali... -
Babbo Natale cominciava ad innervosirsi...
- E pensi che tutti siano in grado di consegnarli personalmente, tutti quanti, a tutti i bambini del mondo, in una sola notte??? -
- Beh si, su questo punto potresti avere ragione...- fece Francesco con espressione perplessa.
- Ma il fatto che voli?? A chi la vuoi dare a bere? - rimbeccò il bambino.
- Affacciati, guarda le mie renne in giardino, sono loro che mi permettono di sfrecciare nella notte, sono veloci e instancabili e conoscono ormai tutte le case del mondo. -
- Ah si, le renne - disse annoiato Francesco.
- Ma insomma - sbottò Babbo Natale - come faccio a farti credere in me e alla mia magia???? -
Francesco ci penso su...poi gli occhi gli si illuminarono e rispose:
- Vedi, Babbo Natale, ti chiamerò così per non farti innervosire, a me piacciono tanto i draghi ma so benissimo che non esistono...se tu alla vigilia portassi i regali portato da un drago, beh...quello potrebbe farmi cambiare idea! -
- Un drago??? - fece Babbo Natale - Dovrei lasciare le mie amate renne per un drago? Così irrequieti e instabile in volo? Rischierei di perdere tutti i regali per via...-
Poi rassegnato si diresse verso la finestra e disse:
- Credo che dovrò accettare questa sconfitta, anche se mi dispiace che tu non creda in me. Buonanotte Francesco. -
E mentre lasciava la stanza sentì il bimbo dire con spavalderia:
- Sapevo di aver ragione! -
Gli occhi di Babbo Natale brillarono di una strana luce...

Nessuno sa se accadde veramente o se fu solo un miraggio condiviso...nessuno può raccontare di aver visto con chiarezza...però è certo che quell'anno, tutti ebbero la straordinaria impressione di vedere Babbo Natale in sella ad un grande drago rosso.
Ed è ancora più certo che da quel Natale nessuno più di Francesco fu fervido sostenitore della magia del Natale!


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