sabato 2 dicembre 2017

Zucchero e miele




Ci siamo.
Ecco la prima fiaba di questa tornata della Disfida, da oggi al 24 dicembre.
Buon divertimento. Buone fiabe.


Zucchero e miele

Anche nel piccolo paese di S… era la vigilia di Natale. Anna, la proprietaria dell’unico negozio di pane e dolci, quella mattina si torceva le mani. Sul tavolo erano allineati in bell’ordine la farina, le uova, lo zucchero, il burro e il lievito. Ma la straordinaria nevicata che aveva bloccato tutte le vie di accesso al paese le aveva impedito anche di ricevere le forniture di zucchero e miele. Doveva preparare i dolci per Natale, ma non aveva più nulla per addolcirli. La piccola Irma, di appena tre anni, giocherellava annoiata con gli omini di pan di zenzero che ornavano il piccolo albero vicino alla porta: «Mamma, giochiamo?»
«Adesso no» rispose Anna controllando per l’ennesima volta gli scaffali più nascosti della dispensa, per vedere se fosse rimasta magari dell’uva sultanina, dello sciroppo, un po’ di latte condensato… insomma qualsiasi cosa potesse aiutarla a preparare un dolce. Ma niente, ormai aveva finito tutto e nemmeno l’unico negozio di alimentari del paese aveva potuto aiutarla.
«Mamma, guarda! Questo omino sorride!» la chiamò Irma.
«Ti prego, piccola. Stai buona. La mamma deve risolvere un problema adesso.» continuando a pensare freneticamente a come preparare i dolci, Anna si avvicinò alla porta. Fuori la neve continuava a cadere fittissima e uno strato lucido di ghiaccio aveva ricoperto anche la piccola fontana sulla piazza. Se non fosse stato per tutta quella neve… Che razza di Natale era, se non c’erano dolci?
Richiamata dalla bambina, finalmente spostò lo sguardo sull’omino di pan di zenzero. Gli ornamenti dell’albero erano graziosi, ma non erano dolci. Li aveva preparati lei stessa e sapeva benissimo che, non avendo la glassa, non aveva potuto disegnare faccine e sorrisi. Eppure quell’omino di pan di zenzero sorrideva davvero. Una piccola mezzaluna di impasto mancante disegnava un sorriso proprio al posto giusto. Chissà, forse aveva rotto quel biscotto senza accorgersene. Anna si ritrovò a sorridere suo malgrado e poi sorrise anche alla sua bambina, che la guardava speranzosa abbracciando il suo orsacchiotto. «Mamma, giochiamo a palle di neve?»
“Ma sì,” pensò Anna annuendo. In fondo, aveva tutta la dolcezza del mondo anche solo in quel faccino contento. Si infilarono i cappotti e uscirono all’aperto. Fu solo quando una manciata di neve la colpì sul viso che Anna si fermò di colpo. Quella neve era dolce come zucchero! La assaggiò di nuovo per esserne certa e si accorse solo in quel momento che la fontana non era ghiacciata. Era piena di miele. Corsero a prendere ciotole e caraffe, che riempirono ridendo. E poi di corsa al tavolo, a lavorare ai dolci per Natale. E in poco tempo tutti gli omini di pan di zenzero furono ornati di sorrisi di glassa e la vetrina fu piena di dolci squisiti. E proprio nel mezzo comparve il più bel dolce di Natale mai visto. Una torta soffice e bianca, a forma di orsetto, e una bambina con un cappottino rosso. 

Nessun commento:

Posta un commento